Le applicazioni IoT nel settore automotive 

Lug 27, 2022 | MANUTENZIONE PREDITTIVA

Tempo di lettura: 3 minuti

Abbiamo già parlato del grande impatto che ha l’Internet of Things rispetto ai temi dell’ottimizzazione di risorse e consumi, quindi rispetto alla sostenibilità. A partire dalle Smart City, fino al concetto di Smart Building, Smart Metering, l’IoT e l’Industrial IoT sono ormai discipline e tecnologie fondamentali. 

Un altro settore che negli ultimi anni sta imparando ad applicare questo approccio è il settore dell’automotive, inteso non soltanto rispetto all’e-mobility, quindi dal punto di vista della sostenibilità ambientale (auto elettriche e ibride per la riduzione delle emissioni di CO2 e votate al risparmio delle spese di gestione, uso e consumi in generale), ma anche dal punto di vista industriale e produttivo, rispetto alla nuova impostazione dei propri processi interni in un’ottica di ottimizzazione più ad ampio raggio.

 

L’IoT per portare l’innovazione nel settore automotive

 

La prima e fondamentale esigenza del settore automotive a cui l’IoT sta riuscendo a rispondere è quella legata al calo delle vendite degli ultimi anni: un po’ per gli effetti della pandemia dell’ultimo periodo, un po’ per l’attenzione sempre crescente all’impatto ambientale, le vendite globali di automobili hanno subito un forte arresto. Secondo le previsioni di ACEA (Associazione europea dei costruttori e produttori di automobili) l’industria automobilistica europea potrà mantenere un buon livello di competitività sulla scena globale solo se l’intero settore sarà ammodernato e rafforzato: tutti sono concordi nel sostenere l’innovazione e la ricerca come spinte che per dare nuovo impulso alla ripresa, e gli sviluppi tecnologici in campo IoT rispondono bene a questa urgenza di cambiamento. 

Grazie all’adozione di un approccio analitico legato alle tecnologie IoT è infatti possibile agire in modo duplice per aiutare il settore dell’automotive a sollevarsi e a raggiungere il grado di competitività tanto ricercato, agendo sia lato produzione, sia incrementando la propensione all’acquisto: da un lato le tecnologie IoT permettono alle aziende produttrici di ottenere il controllo completo e la gestione dei cicli produttivi, l’ottimizzazione delle risorse e dei costi, riuscendo così contemporaneamente a risparmiare e ad offrire ai clienti un servizio di qualità. Dal punto di vista del cliente finale, del guidatore, i vantaggi non sono da meno: maggiore qualità significa maggior sicurezza e un servizio personalizzato secondo le proprie esigenze, anche per il monitoraggio e la minimizzazione dei consumi. 

Vediamo nel dettaglio entrambi gli aspetti e come l’IoT risulta fondamentale per realizzarli. 

 

L’IoT per gli impianti di produzione: monitoring real time e manutenzione predittiva

Come nel resto del mondo industriale, produttivo e manifatturiero, l’IoT è uno dei principali fattori abilitanti per l’industria 4.0. In questo senso il settore automobilistico non fa eccezione. Grazie al monitoring real time degli impianti e alla manutenzione predittiva, ad esempio, è possibile gestire al meglio i cicli produttivi, averne controllo a 360° quindi riuscire ad abbattere i costi di manutenzione incrementando efficienza e affidabilità degli impianti, e al contempo riducendo la probabilità di guasti e fermi macchina. 

Grazie alla presenza di sensori IoT sui macchinari e sull’ambiente produttivo, a seconda delle necessità, è possibile raccogliere le info necessarie ed analizzarle attraverso meccanismi di Machine Learning, riuscendo così ad intervenire nelle situazioni anomale prima che si verifichi un guasto al motore o che una componente si deteriori e arrivi a comprometterne l’intero processo e la qualità e sicurezza del prodotto finito.  

La soluzione IoT Keplero permette di migliorare le performance legate ai processi industriali di business andando ad agire proprio sugli aspetti appena citati: un monitoring real time per tenere sotto controllo l’andamento dei cicli produttivi affiancato da un’analisi predittiva e approfondita dei dati storici a supporto della manutenzione per individuare in anticipo le situazioni di fault e di errore, così da intervenire prima che una rottura provochi un fermo macchina o che la qualità del prodotto finito ne risenta. 

 

L’IoT per i guidatori: miglioramento di sicurezza, confort e consumi

Come accade in altri ambiti, anche per le automobili oggi è centrale l’interconnessione, soprattutto per riuscire a offrire agli utenti un servizio agile e un alto livello di sicurezza garantendo un livello di confort sempre maggiore.  

Ad oggi, dopo anni di ricerca e sviluppo su cui il settore automotive continua ad investire, sono molte le soluzioni presenti e sicure che permettono ai viaggiatori di connettersi in ogni momento e in totale sicurezza, affacciarsi al mondo IoT potendo usufruire in sicurezza dei vantaggi raggiungibili. 

Non si tratta soltanto di sistemi software per gestire la manutenzione, ad esempio l’app collegata all’auto che notifica quando è il momento di fare la revisione, oppure che avverte dell’avvicinarsi della scadenza del tagliando. La mobilità del futuro è sempre più vicina alla guida autonoma e a sistemi per adattare l’audio al proprio sistema di guida così da incrementare la sicurezza propria e dei passeggeri. 

Ad esempio produttori di veicoli e compagnie assicurative stanno collaborando al fine di profilare il guidatore a seconda del proprio stile di guida, così da proporre contratti assicurativi sempre più personalizzati: l’utente vedrà aumentare o diminuire i premi in base ai dati raccolti, premiando e promuovendo gli stili di guida più sicuri. 

Il monitoring dello stile di guida è anche utile per il guidatore per monitorare i propri consumi. Le auto più moderne infatti già prevedono dei sistemi analitici che in base allo stile di guida e ad altre informazioni ambientali possono stimare i km residui, ma anche suggerire comportamenti più “ecologici”, ad esempio ricordando di fare attenzione alle frenate troppo brusche o limitare eccessive accelerazioni.  

Oltre a questo non possiamo non citare il Car2Car Communication Consortium, una rete a cui partecipano grandi nomi come Audi, Volvo, Bmw, Renault, Opel, Volkswagen, Fiat e che ha lo scopo creare un sistema interconnesso per permette alle vetture di scambiarsi informazioni utili ai fini della guida per prevenire incidenti e situazioni di pericolo aumentando così la sicurezza generale delle strade. Si tratta di una sfida iniziata, ma ancora aperta. Sono moltissime le iniziative che possono essere messe in piedi in questa direzione, tutte oggetto di un’attenzione molto alta soprattutto legate ai problemi di cyber security, intesi come la gestione delle vulnerabilità legate alla comunicazione, gestione dei rischi e della GDPR. 

 

 

In entrambi i casi precedenti l’IoT rimane un fattore centrale ed abilitante: senza sistemi per la raccolta, archiviazione ed analisi dei dati, siano essi parametri di funzionamento dei macchinari piuttosto che informazioni dai mezzi sullo stile di guida, non sarebbe possibile mettere in piedi nessuna delle soluzioni appena nominate, e senza rendere mezzi e macchinari tra loro connessi non sarebbe possibile integrare le informazioni proveniente dalle diverse fonti e creare quel sistema unico e completo in grado di produrre valore aggiunto proprio grazie all’arricchimento delle informazioni le une con le altre. Keplero è la risposta a questa esigenza: grazie ai suoi moduli per l’interfacciamento a molteplici fonti, l’elaborazione ed analisi dei dati risponde ai bisogni delle aziende ed offre, con il modulo grafico, la possibilità di visualizzare in modo semplice ed intuitivo i dati e i risultati delle analisi predittive. 

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