Gli Smart Harbour tra l’IoT e la sfida della sostenibilità

Gen 7, 2021 | LOGISTICA

Tempo di lettura: 3 minuti

Grazie alle nuove soluzioni tecnologiche parlare di Smart Harbour non è più un’utopia! Perché orientarsi verso un porto intelligente? Il porto è una struttura indispensabile per l’economia mondiale, cuore della catena di distribuzione e dei sistemi di trasporto internazionale. Coinvolge una gran quantità di attori (navi, banchine, piloti, gru, camion ecc.) che fanno della realtà portuale un contesto molto ostico. Ed è proprio per ridurre questa complessità, migliorare le prestazioni portuali e ottenere maggior produttività, competitività e cooperazione, che diventa necessario un orientamento smart!

Cosa si intende per Smart Harbour ?

Quando parliamo di un porto intelligente dobbiamo far riferimento a due fattori: l’automazione delle attività e dei macchinari e l’interdipendenza di tutta la catena logistica del porto. Tutti gli attori impegnati nelle attività portuali, infatti, devono correlarsi tra loro contemporaneamente.

Affinché si ottenga tale cooperazione e interconnessione in tutta la realtà portuale, si sfrutta un sistema informativo intelligente che garantisca una perfetta coincidenza e funzionalità di tutte le operazioni e del trasporto marittimo, grazie ad uno scambio costante di dati e segnalazioni. Ciò permette di ottimizzare la visibilità, la circolazione, l’attendibilità e la sicurezza. Importante poi un centro dati che possa registrare e studiare la grande mole di informazioni sul traffico marittimo in tempo reale. Infine, fondamentale la sicurezza informatica per assicurare l’accessibilità, la localizzazione, la completezza e segretezza dei dati immagazzinati e diffusi.

Vantaggi degli Smart Harbour

Un porto intelligente significa maggior produttività, competitività e minor dispendio economico e di tempo in documenti e risorse umane. Favorisce, inoltre, lo scambio commerciale, il monitoring e la gestione dei trasporti in tempo reale, migliora la soddisfazione dei clienti e previene incidenti che potrebbero essere molto dannosi.

Protagoniste le navi intelligenti, munite di un sistema satellitare e di sensori affinché possano essere controllate in tempo reale. A seguire i container intelligenti. Il numero sempre maggiore di container trasportati ne rende necessaria l’automatizzazione per offrire servizi puntuali e di alto livello. I container intelligenti sono muniti di sensori che consentono di reperire informazioni sulla posizione geografica, sulla temperatura, sull’umidità, su eventuali collisioni ecc. Trasmettono a distanza le informazioni ottenute al sistema informativo, il quale a sua volta accede in tempo reale alla documentazione tecnica e rileva guasti o piani di interventi di manutenzione. Un container intelligente trasmette, quindi, un resoconto dettagliato per tutta la durata della tratta. Troviamo, infine, tutte le attività automatizzate come i trasporti e lo stoccaggio. Le gru portuali, ad esempio, possono essere automatiche per trasportare e trasferire più velocemente le navi.

Smart Harbour significa, inoltre, anche sostenibilità! Ogni anno vengono rilasciate nei porti più di 200.000 tonnellate di anidride carbonica. Il settore navale è quello che più di tutti causa le emissioni. Circa il 90% di tonnellate di CO2, infatti, deriva proprio dalle navi. In merito alle attività non marittime, invece, il gasolio è quello maggiormente usato. Un porto intelligente deve, quindi, tener conto delle problematiche ambientali, migliorando costantemente la propria efficienza energetica. Come? Innanzitutto, attraverso il ricorso a fonti rinnovabili in tutte le operazioni portuali. Il miglioramento ambientale ed energetico contribuisce ad aumentare la competitività dei porti.

In ambito europeo, specialmente i grandi porti stanno investendo molto nelle nuove tecnologie e sono sempre più orientanti verso porti intelligenti. Più critica, invece, la situazione nei piccoli e medi porti in cui si ha poca familiarità con l’Internet of Things.

Keplero nel contesto portuale

La piattaforma Industrial IoT Keplero si è inserita nella complessa realtà portuale, in particolare nel porto italiano di Gioia Tauro, realizzando S.I.MON, un progetto svolto per una compagnia di spedizioni. S.I.MON trae origine dall’esigenza di far comunicare la casa di spedizione con tutti gli attori, e far sì che tali comunicazioni diventino sempre più automatiche e tempestive.

Il progetto ha permesso di elaborare processi logistici attraverso cui rendere automatiche le attività giornaliere e di routine, che sono gli aspetti cardine delle attività portuali. Ha garantito, inoltre, di raccogliere informazioni in modo automatico e immediatamente dagli strumenti che le producono come, ad esempio, navi, treni, trasporto su ruota ecc.

Keplero, infatti, aiuta la compagnia di spedizione ad effettuare controlli sullo storico, individuando quali tratte presentino spesso ritardi e ulteriori problematiche. Tali analisi sullo storico delle spedizioni vengono realizzate con machine learning e data mining.

Grazie a Keplero si è raggiunto un monitoraggio tempestivo delle spedizioni rispetto alle pianificazioni con un forte risparmio relativo all’impiego di personale della casa di spedizione. Si sono, inoltre, incrementate le performances poiché la compagnia di spedizione ha potuto, tramite le analisi di data mining, ottimizzare la pianificazione delle consegne, migliorando così anche la soddisfazione e fidelizzazione del cliente. Il progetto ha anche garantito di ottenere una diminuzione dei tempi e risorse umane impiegate, ed ha migliorato notevolmente la logistica.

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